La Fantascienza in Italia non ha mai avuto vita facile, è sempre stata considerata troppo di genere (nella peggiore accezione possibile del termine) e inferiore, non si capisce bene perché, anche al giallo ed al noir. Le cose non sono migliorate al tempo delle grandi Fusioni Editoriali degli ultimi anni. Una menzione particolare va allora, considerando la dipartita della Nord e della Fanucci verso altri lidi e altre mission editoriali, alla scelta ed al coraggio della Elara Libri nel voler continuare ad insistere e credere in tematiche Sci-Fi come dicono negli states. Fatta questa necessaria, per quanto inesaustiva, disanima passiamo al libro Scienza Medica e Fantasie Scientifiche di Franco Piccinini.
L’autore ci racconta il ruolo della scienza medica nella fantascienza e nel fantastico, un escursus ricco di aneddoti e riferimenti fantastici come i bestiari del Medioevo. Il lavoro pionieristico ed euristico dei medici nei secoli passati ha ispirato non pochi racconti dell’horror, basti pensare ai condannati a morte che venivano, seviziati diremmo oggi, per il progresso medico e scientifico.
Medici e scienziati pazzi che hanno ispirato non solo la fantascienza, ma anche il fantastico e l’horror gotico dell’ottocento; mi riferisco a personaggi come John Polidori, medico personale di Lord Byron ed al suo Vampiro, e al racconto di Edgar Allan Poe con protagonista il signor Valdemar.
L’idea di realizzare un libro che affronti l'affascinante argomento della storia e dei rapporti tra letteratura fantastica e medicina finalmente trova la realizzazione in questo prezioso volume in cui si fondono la preparazione del medico e del critico con il fascino del narratore. Infatti Piccinini ci conduce in una cavalcata che va dal lontano passato alla nascita della fantascienza moderna, con il Frankenstein di Mary Shelley, e comprende i grandi filoni di questa narrativa (epidemie, cervelli artificiali, clonazioni, trapianti) dimostrando che spesso lo scrittore ha intuito gli sviluppi della scienza. Un libro pieno di aneddoti, documentato, che arriva fino alla medicina del futuro, quella quasi magica di Star Trek, con illustrazioni d’epoca di rara efficacia
Franco Piccinini è nato ad Asti il 1° Maggio 1954, ma vive e lavora nei dintorni di Pavia, dove da 29 anni esercita la professione medica. Ha esordito negli anni '70 sulle pagine della rivista Robot con il racconto che, quasi quarant’anni dopo, ha preso come base per il suo primo romanzo, nel quale ha profuso la passione per l'avventura spaziale, la conoscenza scientifica, e la forza di narratore. Ha pubblicato racconti e saggi su Futuro Europa, Nova Sf. E' stato finalista al Premio Italia.
Massimo Bencivenga |